- 2 Novembre 2021
- Posted by: Mario Allegra
- Categoria: Articoli e Interviste, Rassegna Stampa
![il futuro dei btp alfa consulenze](https://alfaconsulenza.it/wp-content/uploads/2021/11/futuroBTPplus24-938x550.jpg)
Recentemente la redazione del Sole24Ore ci ha coinvolto per fornire un contributo alla Cover Story di Plus24 di sabato 30 ottobre, che trattava di Titoli di Stato italiani, tra inflazione e nuove emissioni.
Di seguito alcune considerazioni di Mario Allegra – Responsabile Investimenti ALFA SCF – sul tema.
Lo spunto per l’articolo di Plus24 è la quarta emissione in arrivo del BTp Futura che sta per arrivare sul mercato. Si tratta del titolo di Stato concepito per i retail con cedole crescenti e doppio premio fedeltà legato al Pil. La durata sarà di 12 anni. Il titolo, emesso per sostenere la crescita, verrà collocato sul mercato da lunedì 8 novembre a venerdì 12 novembre 2021 (fino alle ore 13.00), salvo chiusura anticipata. È previsto, infatti, che alla fine dei primi otto anni di vita del titolo, l’investitore che avrà detenuto il BTp Futura sin dall’emissione avrà diritto a un premio intermedio con un minimo pari allo 0,4% del capitale investito, fino a un massimo dell’1,2%, in base al Pil. Alla scadenza finale del titolo, trascorsi i quattro anni dal premio intermedio, unicamente agli investitori che avranno continuato a detenerlo senza soluzione di continuità dall’emissione fino alla scadenza, verrà corrisposto il premio finale che includerà due componenti sempre legate alla dinamica del Pil. I tassi cedolari minimi verranno comunicati il 5 novembre. Che rendimento potrebbe avere questo titolo?
«Per ipotizzare il rendimento che verrà dichiarato solo a fine collocamento – spiega Mario Allegra, responsabile investimenti Alfa Scf – bisogna partire dal BTp più vicino con la scadenza, ovvero quello di settembre 2033, che oggi rende circa l’1,1%. L’ultima edizione ha un premio di rendimento di 20 punti base e quindi ipotizzando la replica della stessa dinamica potremmo avere sulla nuova emissione un rendimento complessivo lordo dell’1,24% (premio 14 punti base), con la prima cedola all’1%, poi l’1,25% e infine la terza all’1,5%. Con i premi legati alla crescita del Pil concessi a chi lo sottoscriverà in collocamento e lo terrà fino a scadenza si potrebbe arrivare fino all’1,7 per cento di rendimento (miglior scenario)». Il quadro macro non è favorevole in questo momento ai titoli governativi a reddito fisso a lunga scadenza. «Le banche centrali – aggiunge Allegra – stanno per ridurre il piano di stimoli e la pressione al rialzo sui rendimenti è in corso. Non a caso l’ultima emissione del BTp Futura, quella emessa ad aprile scorso con scadenza a 16 anni, quota sotto 100».
Dodici anni sono molti e in questa fase pesa il forte rialzo dei prezzi: l’inflazione è una potenziale minaccia per titoli a reddito fisso. «Ci si domanda – spiega Allegra – se questo strumento possa essere una copertura dall’inflazione anche se ovviamente questo prodotto non nasce con quella finalità; la risposta a oggi è ovviamente incerta perché dipende dall’evoluzione futura dei prezzi al consumo. Il periodo attuale di forte rialzo dell’inflazione è transitorio sia per un effetto base, sia per il forte aumento del prezzo delle materie prime energetiche».
Per maggiori dettagli e ulteriori articoli, si faccia riferimento al sito de IlSole24ore.
Immagine di copertina: estratto della prima pagina di Plus24 del 30/10/2021
- Commento Mensile ai Mercati: Podcast - 3 Luglio 2024
- Bond bancari a tasso decrescente. Attenzione - 18 Marzo 2024
- Bond bancari con cedola posticipata - 12 Dicembre 2023