1. Strategie e Building Block di Portafoglio

Intervista a Luca Lupotto: come vengono applicate le strategie di investimento ALFA nella consulenza di portafoglio

 

alfaconsulenza_luca-lupottoOggi diamo la possibilità ai lettori di entrare all’interno degli uffici di ALFA Società di Consulenza Finanziaria e di comprendere, con il supporto di Luca Lupotto, consulente e responsabile dell’area marketing e sviluppo servizi ALFA, come le strategie di investimento elaborate dagli analisti ALFA vengono implementate nella consulenza sui portafogli dei clienti.

Redazione: Primo quesito di riscaldamento: cosa si intende per “strategia di investimento ALFA”? Sono scelte di Asset Allocation? Selezioni di titoli? Portafogli modello?

Il 2016 ha confermato quanto già si era registrato negli ultimi anni: la sempre minore decorrelazione tra le asset class tradizionali (obbligazioni, azioni, materie prime) e un mercato fortemente influenzato dalla politica economica e monetaria e ancor più dalle aspettative da essa generate. Questi fattori rendono complesso costruire portafogli con un rischio rendimento controllato utilizzando il classico metodo di asset allocation seguita da scelte di investimento a livello di singole asset class. In ALFA abbiamo scelto di superare questo approccio: al cliente che ci chiede assistenza, in seguito ad una verifica di esigenze finanziarie, profilo di rischio e caratteristiche specifiche, proponiamo di strutturare il portafoglio applicando una molteplicità di strategie di investimento con specifici obiettivi e livelli di rischio. Sul nostro sito dedichiamo una pagina specifica alle strategie di investimento ALFA

In pratica, il portafoglio sotto consulenza è costituito dalla somma di alcuni building block, all’italiana potremmo dire mattoncini, ognuno dei quali è composto da titoli che vengono selezionati applicando una apposita strategia di investimento.

L’Area Investimenti di ALFA ha sviluppato strategie che si basano sia su sistemi algoritmici quantitativi sia su metodi di selezione titoli discrezionali; alcune danno luogo a portafogli modello applicabili direttamente sul building block del cliente finale, in altri casi la strategia supporta il consulente per strutturare un building block su misura per il cliente.

Redazione: Vedo che hai portato del materiale a supporto. Di cosa si tratta?

A volte una immagine è più chiara di tante parole. Qui vediamo tre esempi di portafoglio finale di un cliente: sul portafoglio 1 sono state applicate tre strategie che danno luogo a tre building block (verde per il 50%, giallo per il 25%, rosso per il 25%). Il portafoglio 2 è più complesso ed è composto da cinque building block. Il portafoglio 3 invece trova compimento grazie ad un unico building block.

mattoncini_ptf1 mattonici_ptf2 mattoncini_ptf3 

Redazione: Così è chiaro. Puoi spiegarci meglio però cosa cambia da una asset allocation tradizionale?

Una prima differenza è che le strategie di investimento ALFA possono essere multi-asset class. Inoltre, ciò che guida la scelta del consulente nel selezionare e mixare le strategie sono obiettivi specifici di rischio, di rendimento e di decorrelazione, superando il concetto di asset class azionaria (risk-on) e obbligazionaria (risk-off).

Redazione: Puoi farci qualche esempio di strategia di investimento ALFA?

Certo, ve ne accenno volentieri alcune. Ma anticipo già che sarà decisamente più interessante ascoltare i dettagli ed il funzionamento direttamente dai responsabili dell’Area Investimenti e dagli analisti che quotidianamente si occupano di ogni strategia. La prima intervista è già online, ne seguiranno altre in corso d’anno.

Tornando alla domanda, un primo gruppo sono le strategie quantitative, che seguono logiche algoritmiche proprietarie che si sono evolute nel corso di molti anni di studio e di applicazione pratica su portafogli reali. Tra queste cito l’Asset Allocation Strategica, che con una logica multi-asset dà luogo a building block tarabili su tre livelli di rischio. Oppure il Portafoglio Tattico 0-50% , multi-asset con una quota azionaria flessibile fino a un massimo del 50%; caratteristica molto interessante di entrambe le strategie è che gli algoritmi che ne stanno alla base sono applicabili a diversi bacini di titoli/indici e personalizzabili quindi sulla base anche degli intermediari utilizzati dal cliente e su fondi o ETF. Altre strategie quantitative la Global Best Selection, paniere di fondi in stile total return, e il portafoglio Stock-Picking dedicato a singoli titoli azionari con tecniche di rotazione evolute.

Redazione: Qualche parola sulle strategie discrezionali?

Le strategie discrezionali si focalizzano maggiormente su alcune tipologie di strumenti, con obiettivi e dinamiche precise. Alcune di queste danno luogo a portafogli modello, altre a liste di titoli, in altri casi viene definita una strategia personalizzata su misura per il cliente. Possiamo quindi creare building block contenenti  certificati azionari quotati, una selezione di azioni “evergreen” da mantenere in ottica value, idee di investimento a tutto campo derivanti dai nostri comitati interni, obbligazioni in valuta estera, obbligazioni high yield anche di nuova emissione; sempre in tema obbligazionario il Portafoglio Bond Personalizzato costituisce il building block più flessibile, grazie all’ampio bacino di titoli disponibili con diverse tipologie ed alle caratteristiche di pianificazione insite nel poter calcolare un rendimento a scadenza. ALFA infine dedica particolare attenzione alla gestione della liquidità, sia nell’ambito delle strategie che la utilizzano in modo flessibile come hedge naturale, sia con la possibilità di prevedere un building block specifico di gestione liquidità con prodotti alternativi al mantenere Euro in conto corrente.

Redazione: Grazie Luca. Non vediamo l’ora di proseguire le interviste per capire, dall’interno dei vostri uffici, come nascono e come si implementano sui portafogli le strategie di investimento ALFA.

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Luca Lupotto