Ultimo trimestre tra i settori azionari

Nuovo aggiornamento del consueto approfondimento dell’Ufficio Studi di ALFA SCF relativo all’azionario settoriale.

L’articolo a cura di Giada Lucidi, consulente patrimoniale ALFA SCF, partendo dalla rotazione settoriale di novembre allarga la vista sull’ultimo trimestre e sull’intero 2020, ripercorrendone le dinamiche.

ULTIMO TRIMESTRE TRA I SETTORI: E’ LA VERA FOTOGRAFIA DELL’ANNO?

Nel mese di novembre, a seguito di varie notizie che si sono susseguite – dalle elezioni americane alla notizia di un vaccino efficace – si è verificata una rotazione settoriale che ha interessato tutte le aree geografiche. 

I giorni iniziali di novembre sono stati uno spartiacque tra l’andamento fino a quel momento “normale” (growth meglio di value) e la rotazione settoriale successiva; ampliando l’orizzonte all’ultimo trimestre, si evince un riequilibrio, visibile anche dal grafico a dispersione sottostante, in cui tutti i settori delle principali aree geografiche sono concentrati all’interno di un canale ipotetico (la fascia gialla nel grafico) che esclude le zone agli estremi; infatti, a seguito rotazione settoriale, è visibile come tutti i settori che avevano maggiormente beneficiato della pandemia, tecnologico in primis, sono stati penalizzati a favore invece quelli finanziari e petroliferi.

Dati aggiornati al 17/12/2020. I riferimenti sono W: World-ACWI, E: Europa, US: USA.

Un anno di performance risk-adjusted

Tenuto conto che il 2020 sta volgendo al termine, è interessante capire l’andamento settoriale, in termini di performance e volatilità dei singoli settori nelle diverse aree geografiche.

Sappiamo che quest’anno è stato caratterizzato da varie situazioni, eventi ed effetti che hanno impattato sui mercati finanziari. Dapprima la comparsa di un virus che ha scatenato una pandemia e che ha portato a conseguenze importanti sui vari Paesi, sia in termini di lockdown messi in atto dai vari Stati per il contenimento dei contagi (ma che hanno impattato negativamente sull’avanzare delle economie), che di vittime; ciò è stato ampiamente visibile nel periodo di marzo quando i mercati azionari hanno subito un crollo. Ma, se da un lato la chiusura ha provocato danni su alcuni settori, ce ne sono stati altri che invece ne hanno beneficiato, come per esempio i Consumer Staples, l’Health Care e il comparto tecnologico. Nei mesi seguenti abbiamo poi assistito ad un sorpasso dei Consumer Discretionary e, dopo le elezioni americane e la notizia di un vaccino, ad un riequilibrio settoriale.

Analizzando i settori da inizio anno tralasciando il loro specifico comportamento nei singoli mesi, i migliori sono stati il Consumer Discretionary e l’Information Technology che hanno riportato delle performance importanti tenuto conto del difficile periodo. L’ Health Care che invece era stato uno dei motori trainanti dell’economia durante la fase pandemica, si accinge a chiudere l’anno con più difficoltà, ma si sa … buy on rumours, sell on news.

Chiudono invece in negativo, per tutte le aree geografiche oggetto di analisi, il settore energetico e finanziario. Il grafico sottostante evidenzia le performance dei vari settori per area geografica (W: World-ACWI, E: Europa, US: USA)

Dati aggiornati al 17/12/2020

Il grafico di seguito evidenzia invece le volatilità dei vari settori; quello che colpisce maggiormente a colpo d’occhio è l’enorme volatilità del settore Energy; in questo caso il rischio non ha per nulla compensato la performance.

Dati aggiornati al 17/12/2020

Conclusioni

Il mese di dicembre, quasi al termine, ha confermato la tendenza al riequilibrio settoriale dopo la rotazione di novembre, dopo le elezioni americane, con la vittoria di Biden, e la notizia su un vaccino.

Se analizzando i singoli mesi, si è assistito all’andamento algebrico dei vari settori, l’analisi da inizio anno evidenzia fondamentalmente che i settori che si sono comportati meglio nel 2020 sono stati l’Information Technology, seguito a ruota dal Consumer Discretionary.

Nelle prossime settimane che ci avvicinano all’ingresso nel nuovo anno, con nuove notizie riguardo alle misure di contenimento del virus, gli effetti del piano vaccinale ipotizzato a gennaio e terminato il periodo natalizio, non escludiamo nuove sorprese tra i settori, che rimangono un interessante approccio di investimento in un’ottica di diversificazione di portafoglio azionario rispetto alla più consueta suddivisione geografica.

Giada Lucidi