Tema del mese: Non solo Catalogna – diversità regionali europee

Articolo a cura di Stefano Simionato, Responsabile Ufficio Studi ALFA SCF, estratto dal report mensile ALFA&BETA di Novembre 2017 riservato ai clienti (scarica qui i report ALFA&BETA Sintesi).

 

TEMA DEL MESE – NOVEMBRE 2017 – NON SOLO CATALOGNA: DIVERSITA’ REGIONALI EUROPEE

Nel mese di ottobre, lo scontro tra il governo catalano e quello spagnolo ha catalizzato l’attenzione dei media. La richiesta di indipendenza da parte di Barcellona si inserisce in un contesto più ampio nel quale molte regioni, in Europa e nel mondo, stanno rivendicando maggiore autonomia.

Mentre in Belgio si parla da anni di una possibile scissione delle Fiandre, nel Regno Unito post Brexit potrebbero tornare a farsi sentire gli indipendentisti scozzesi. Mentre in Italia ha avuto esito positivo il referendum in Lombardia e Veneto, negli Stati Uniti sta riscuotendo un discreto successo una raccolta firme per promuovere l’indipendenza della California. Diventa quindi sempre più importante comprendere, oltre alle dinamiche economiche nazionali, anche le situazioni delle singole regioni.

La scorsa primavera, l’Eurostat ha pubblicato in un report dettagliato i redditi pro-capite (aggiustati per la parità dei poteri d’acquisto) delle regioni europee. Dal documento emergono diversi dati interessanti. Per semplicità abbiamo considerato i dati delle quattro maggiori economie dell’area Euro (che rappresentano il 75% della popolazione e l’80% del PIL) e, per maggiore significatività, in ciascun paese abbiamo considerato solo le regioni con almeno 1 milione di abitanti. La tabella in basso riassume l’analisi.

Per prima cosa si può osservare come le differenze siano davvero molto significative, tanto in generale quanto all’interno di ciascun paese. La dispersione intorno al dato medio continentale è ovunque molto elevata. Se ad esempio il reddito pro-capite ad Amburgo è il doppio di quello medio europeo, in Calabria è poco più della metà.

Entrando nel dettaglio delle singole nazioni, innanzitutto emerge (pur senza stupire) la forte differenza tra nord e sud Italia. Regioni come Lombardia ed Emilia-Romagna hanno redditi pro-capite doppi rispetto alle grandi regioni meridionali.

Spostandoci oltralpe, osserviamo invece come l’economia francese sia fortemente polarizzata. Il reddito medio nella regione di Parigi è di gran lunga più elevato rispetto a quello del resto del paese, e solo nella capitale si ha un livello di ricchezza superiore rispetto alla media europea.

In Germania, di fianco a regioni i cui cittadini hanno redditi decisamente elevati come la citata città-stato di Amburgo, la Baviera o l’Assia (regione di Francoforte) si notano aree «periferiche» decisamente meno benestanti. Il reddito pro-capite in Meclemburgo-Pomerania è inferiore a quello medio spagnolo.

Veniamo dunque proprio alla Spagna, dove notiamo una differenza di reddito rilevante tra le regioni intorno alle grandi città (Madrid e Barcellona su tutte) e le regioni del centro-sud. I dati spagnoli rendono chiaro peraltro che, nelle recenti rivendicazioni catalane, l’economia ha un peso solo relativo. La regione non è infatti la più ricca e, in ogni caso, le differenze sono inferiori rispetto a quelle che si registrano in Italia o nella stessa Germania.

Tutto ciò premesso, i dati più interessanti sono però quelli che emergono dalla parte destra della tabella. Analizzando l’evoluzione del reddito pro-capite nell’ultimo decennio si nota infatti che la crescita è stata generalmente maggiore nelle regioni più ricche.

E’ un dato che sottolinea come queste differenze intra-regionali si stiano ulteriormente accentuando. E’ una questione che, se non affrontata, potrebbe rendere più probabili in futuro rivendicazioni come quella catalana.

Due sono le eccezioni a questo trend. Il Lazio, pur rimanendo una delle regioni più ricche d’Italia, con la crisi di Roma, è (escludendo la Grecia) l’unica grande regione d’Europa ad avere visto una contrazione dei redditi. In Germania, invece, dove vige da anni un efficiente federalismo, il paese viaggia a ritmo sostenuto e le regioni più povere stanno recuperando terreno.

Immagine di copertina: Designed by www.slon.pics / Freepik

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