- 19 Febbraio 2021
- Posted by: Giada Lucidi
- Categoria: Articoli e Interviste
Aggiornamento mensile del consueto approfondimento dell’Ufficio Studi di ALFA SCF relativo all’azionario settoriale.
L’articolo a cura di Giada Lucidi, consulente patrimoniale ALFA SCF, mette in evidenza quanto accaduto all’azionario settoriale nelle prime settimane dell’anno fino a metà febbraio. Il trend non si discosta molto da quanto visto nei mesi precedenti.
Settori: continua il trend positivo
Il 2021 si è aperto sulla scia di nuovi lockdown generati dal proliferare delle varianti del Covid ed un pericoloso aumento dei contagi, ma anche con l’inizio, incoraggiante, delle somministrazioni dei vaccini. I Paesi più colpiti in termini assoluti (casi positivi e decessi) restano gli Stati Uniti, seguono India e Brasile.
La rotazione settoriale di novembre ha favorito alcuni settori, come il finanziario, il petrolifero e l’energetico, ampiamente penalizzati, che hanno cominciato l’anno in modo positivo e continuano il loro trend “senza nulla ferire”.
Analizzando il grafico, quello che colpisce è vedere proprio il settore energetico, che per tutto il 2020 si è posizionato sulla parte bassa e negativa del grafico, risalire la china e coprire posizioni che erano tipiche del settore tecnologico; una spiegazione di tale cambiamento si deve sia alla correzione delle posizioni sottopesate, da parte soprattutto degli istituzionali e sia al fatto che gli investitori hanno reagito rapidamente alle speranze di una maggiore mobilità sociale e alla domanda associata di petrolio in seguito alle notizie positive sui vaccini. Dopo la vittoria di Biden, sicuramente il settore energetico subirà un cambiamento verso l’energia green.
Il settore tecnologico, nonostante si confermi ancora ai primi posti a livello di performance, è passato un po’ in sordina dopo le prese di profitto delle settimane precedenti; altri settori più difensivi, come quello delle telecomunicazioni, hanno guadagnato maggiormente in termini relativi.
Il settore Health Care, nonostante la situazione pandemica sia ancora in atto, non ha partecipato all’impennata delle azioni dopo gli annunci di vaccini e nel 2021 si vede sorpassato da settori che hanno brillato meno nell’anno passato. Nel lungo termine però l’Health Care, forse anche per le sue proprietà difensive, complice il buon profilo rischio-rendimento rispetto ad altri settori, rimane un buon investimento in termini di diversificazione di portafoglio, grazie alle sue tendenze di crescita e alla sua domanda non discrezionale.
Altro settore da citare, che dopo la rotazione di novembre ha invertito la sua tendenza, è quello delle Utilities: questo settore ha la tendenza a performare relativamente meglio quando riemergono le preoccupazioni per il rallentamento della crescita economica, e a sottoperformare quando queste preoccupazioni svaniscono.
Conclusioni
I primi quindici giorni di febbraio continuano a mostrare performance positive per la maggior parte dei settori nelle principali aree geografiche. La notizia delle varianti del virus e il relativo livello di contagiosità, molto più elevato rispetto all’ ”originale”, crea non poca ansia nei vari Paesi; rimane quindi l’incognita sull’efficacia dei vaccini sulle varie varianti e più vicina la paura della terza ondata, già ampiamente anticipata nei mesi precedenti, e definita più virulenta. Nonostante l’imprevedibilità del futuro, sia sul lato economico che sul lato della salute, l’investimento settoriale rimane comunque un ottimo investimento in un’ottica di diversificazione di portafoglio.
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