- 21 Novembre 2020
- Posted by: Giada Lucidi
- Categoria: Articoli e Interviste
Nuovo appuntamento con l’approfondimento dell’Ufficio Studi di ALFA SCF relativo all’azionario settoriale.
L’articolo a cura di Giada Lucidi, consulente patrimoniale ALFA SCF, si concentra questo mese sulla rotazione settoriale dopo le elezioni americane e i ripetuti annunci di vaccini.
Performance a confronto
Le ultime settimane sono state ricche di notizie che hanno scosso i mercati: dai lockdown bis attuati da molti Paesi Europei agli esiti delle elezioni americane che hanno visto Biden vincitore nonostante Trump si rifiuti di concederne la vittoria, il tutto condito dall’annuncio al mercato di un vaccino anti-Covid con efficacia del 90%. La notizia non ha colto indifferente il mercato, tanto che si è subito riflessa sui listini azionari globali; in tutte le aree geografiche si è assistito ad una forte rotazione settoriale che ha penalizzato tutti i settori che avevano maggiormente beneficiato della pandemia, tecnologico in primis, e favorito invece quelli più penalizzati, come finanziari e petroliferi. Il grafico sottostante mostra l’andamento degli indici globali da inizio anno con particolari enfasi agli ultimi quindici giorni del mese di ottobre (zona evidenziata in giallo) e primi quindici giorni di novembre; ma andiamo per gradi.
Negli ultimi giorni di ottobre (parte evidenziata in giallo), in concomitanza delle elezioni americane, si assiste ad una flessione abbastanza marcata dei settori Technology, Consumer Discretionary, ed Health Care che invece, fino a quel momento, erano stati il motore trainante dell’economia durante la fase pandemica. Rimane invariata la performance di altri settori come quello energetico e quello delle Utilities, che hanno continuato il loro trend con: andamento negativo il primo, a causa di continui timori per la mancanza di domanda di prodotti petroliferi, in particolare a causa di viaggi ridotti, e laterale il secondo.
L’inversione
Come anticipato nel precedente articolo, gli investimenti settoriali sono da sempre stati ritenuti un modo efficace per esprimere le opinioni del mercato nelle elezioni statunitensi. Le differenti politiche, proprie di un candidato rispetto all’altro e la possibile vittoria/perdita dell’uno o dell’altro, possono influire sull’andamento dei settori indipendentemente da dove è quotata una società o se il settore è americano, internazionale o europeo…ed è ciò che è successo, basta guardare la tabella sottostante che mette a confronto le performance dei settori rispettivamente da inizio anno a fine ottobre e dopo quindici giorni.
La vittoria del democratico Biden ha impattato positivamente sul settore energetico che ha iniziato a risalire la china in tutte e tre le aree geografiche oggetto di analisi, nonostante, le performance da inizio anno siano ancora deludenti. Si sono distinte anche le Utilities, sorrette dalla speranza di poter trarre vantaggio dalle energie rinnovabili, tema caro al democratico, nonché dall’attività di fusione e acquisizione.
Ma i mercati hanno reagito con altrettanto entusiasmo alla notizia di un vaccino efficace al 90%, annunciata da Pfizer e dal suo partner Biontech, anche se bisognerà aspettare i dati completi dello studio e rimangono molte incertezze circa gli effetti collaterali del vaccino, la durata della copertura immunologica e se funzionerà regolarmente anche negli anziani. L’impatto della notizia è stato comunque enorme in termini sociali e finanziari e le Borse sono andate immediatamente in volata con rialzi record per tutti i listini, in particolare per quelli più colpiti dagli effetti dalla pandemia, come quelli europei.
In sintesi, prima la vittoria di Biden poi l’annuncio del vaccino dichiarato nei giorni scorsi anche da altre case farmaceutiche, hanno sorretto tutti i settori in maniera più o meno accentuata, portando settori come gli Industrial ad avere da inizio anno una performance positiva e ad un recupero dei Financial.
Conclusioni
Negli ultimi quindici giorni, complici la notizia della vittoria del candidato democratico e del vaccino, i mercati azionari hanno reagito positivamente innescando una rotazione settoriale che ha penalizzato tutti i settori che avevano maggiormente beneficiato della pandemia, tecnologico in primis, e favorito invece quelli più penalizzati, come finanziari e petroliferi. Nelle prossime settimane, con nuove notizie riguardo agli effetti delle misure di contenimento del virus e l’avvicinarsi del periodo natalizio, ci potranno nuovi avvicendamenti tra i settori, che rimangono comunque un ottimo investimento in un’ottica di diversificazione di portafoglio.
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