- 24 Luglio 2023
- Posted by: ALFA SCF
- Categoria: Articoli e Interviste, Rassegna Stampa
PLUS24 – USCITA DEL 22 LUGLIO
Cogliamo l’occasione per l’uscita sull’inserto del Sole24Ore di un articolo dedicato alla copertura del rischio cambio, per riportare alcune considerazione del Responsabile Investimenti ALFA SCF in merito.
Ecco un estratto dell’articolo a firma Andrea Gennai dal titolo “Investimenti in valuta: Quando coprirsi dal rischio cambio”
[…] L’utilizzo o meno della copertura dipende anche dalle asset class inserite in portafoglio. «Generalmente per i nostri clienti – commenta Mario Allegra, responsabile investimenti Alfa Scf – copriamo il rischio cambio su sottostanti in dollari che hanno volatilità inferiore al rischio cambio. Questo serve per evitare di erodere tutto il guadagno potenziale con un movimento contrario del dollaro. Questo è particolarmente vero per i bond soprattutto nello scenario di bassi rendimenti che abbiamo vissuto negli ultimi anni. Per investimenti molto volatili, come ad esempio per azioni e materie prime, generalmente la volatilità del sottostante è maggiore del cambio eur/usd, per cui se il cliente è disposto ad avere una elevata volatilità ha poco senso coprirsi. Se decido di comprare una azione in dollari è perché credo nel suo potenziale a lungo termine, indipendentemente dal movimento valutario».
C’è poi come sempre l’orizzonte temporale a dettare la linea delle proprie strategie. «Oggi – conclude Allegra – il cambio è molto vicino al livello che aveva quando l’euro è entrato nella nostra quotidianità. È molto probabile, quindi, che il rischio dollaro nel lungo periodo sia poco influente all’interno di un portafoglio. Per questo motivo conviene sempre comprare/vendere dollari quando il cambio si allontana molto dal valore mediano di lungo periodo. Ad esempio la recente forza del dollaro sotto la parità era abbastanza evidente che non sarebbe durata a lungo. All’interno di questi macro cicli o situazioni particolari è abbastanza semplice valutare la forza relativa del dollaro e posizionarsi di conseguenza».
L’ottimizzazione della copertura in chiave tattica appare la soluzione ottimale, ma occhio agli errori di valutazione.
Immagine tratta dalla Copertina di Plus24 del 22/07/2023, illustrazione di Serena Gianoli
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