- 8 Marzo 2023
- Posted by: ALFA SCF
- Categoria: Articoli e Interviste, Rassegna Stampa
Interessante approfondimento del sabato su Plus24 de Il Sole 24 Ore
Le illustrazioni di Mirco Tangherlini in copertina e negli interni pagina sono accattivanti e permettono di introdurre al grande pubblico un tema non banale come quello delle figure che si definiscono a diverso titolo “Consulenti” o “Advisor” in ambito finanziario.
E delle fee di consulenza chiare ed esplicite delle SCF, mentre a Bruxelles il mondo finanziario più classico si tiene stretto lo schema di retrocessioni derivanti dai prodotti piazzati sui portafogli dei clienti, spesso inconsapevoli di ciò come emerso da un recente report della CONSOB.
L’analisi condotta dai giornalisti Antonio Criscione e Gianfranco Ursino su un campione di Società di Consulenza Finanziaria (compresa ALFA SCF) e Consulenti Finanziari Autonomi si concentra sulle parcelle applicate dai consulenti indipendenti per i servizi di consulenza agli investimenti.
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Nell’articolo si tratta in modo trasparente delle fee applicate dalle SCF. Se vuoi avere una offerta personalizzata sulla consulenza offerta da ALFA SCF dedicata a te, contattaci.
Proseguendo nell’articolo “Investire con il consulente finanziario? Ecco quanto costa e come si calcola la parcella” dopo aver spiegato “Quanto costa e cosa comprende il servizio offerto dai consulenti indipendenti?” si passa al tema caldo di questo periodo, “E quanto incassano con le retrocessioni i consulenti delle reti bancarie? Ecco tutti i dettagli degli oneri che vengono caricati ai clienti”.
Gli autori fanno specifico riferimento agli incontri della scorsa settimana a Bruxelles, presso la Fisma
(direzione generale della stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dell’Unione dei mercati dei capitali) della Commissione Ue, nel quale si è discusso il tema di un possibile “ban degli inducement”, cioè il divieto per gli intermediari di ricevere retrocessioni sugli strumenti suggeriti, così da favorire una consulenza senza conflitti di interesse. “La maggior parte degli Stati dell’Unione si sono dichiarati sfavorevoli al divieto, in linea con l’industria finanziaria che non vede di buon occhio una rivoluzione di tal portata. La situazione resta quindi in alto mare e dopo quest’ultimo confronto pare molto difficile che la via possa essere quella pura e semplice del divieto. Saranno molto più verosimilmente seguite le vie “mediane” (miglioramento dei servizi prestati e più trasparenza nei costi).”
Vale la pena ricordare che il “Rapporto sugli investimenti finanziari delle famiglie italiane. Atteggiamenti e approcci comportamentali” di CONSOB riporta che il 42% dei clienti ritiene che la consulenza fornita sia gratuita, mentre il 24% non sa rispondere alla domanda. Solo il 34% dei clienti sono consapevoli di pagare ai distributori costi aggiuntivi per la consulenza.
Ovviamente ALFA SCF già oggi, e da molti anni, offre consulenza indipendente senza conflitti di interesse, con una parcella chiara e trasparente che il cliente riconosce per il servizio su misura offerto da ALFA e dai suoi consulenti iscritti all’Albo.
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