- 20 Gennaio 2021
- Posted by: Giada Lucidi
- Categoria: Articoli e Interviste
Primo aggiornamento 2021 del consueto approfondimento mensile dell’Ufficio Studi di ALFA SCF relativo all’azionario settoriale.
L’articolo a cura di Giada Lucidi, consulente patrimoniale ALFA SCF, riprende quanto accaduto all’azionario settoriale in dicembre e nei 12 mesi precedenti, per concentrarsi poi sui primi quindici giorni del nuovo anno.
L’anno appena trascorso è stato caratterizzato da varie situazioni, eventi ed effetti che hanno influito sui mercati finanziari: dalla pandemia alle varie misure restrittive messe in atto dai vari Paesi per il contenimento del virus che hanno impattato negativamente sull’avanzare delle economie; non da meno le presidenziali americane che hanno innescato, insieme alla tanto sperata e finalmente scoperta di un vaccino, una rotazione settoriale ed euforia dei mercati.
Alcuni settori sono stati penalizzati durante la crisi pandemica a favore di settori come il Technology: del resto le crisi sanitarie, come quella che abbiamo vissuto e tuttora in atto, contribuiscono a promuovere l’innovazione scientifica e sociale e ad accelerare alcune tendenze esistenti, ma ancora in parte latenti come la digitalizzazione della vita quotidiana ed ecco quindi il successo di un settore che ha trainato l’economia nel 2020. Ulteriori settori protagonisti dell’anno appena trascorso sono stati l’Health Care e i Consumer Staples.
A novembre abbiamo assistito ad una rotazione settoriale che ha portato al sorpasso dei Consumer Discretionary e a favorire alcuni settori, come il finanziario e il petrolifero, ampiamenti penalizzati.
Ma se il 2020, nonostante tutto, si è infine chiuso positivamente per la maggior parte dei settori nelle tre aree di analisi, come sarà iniziato il 2021?
L’anno nuovo si è aperto sulla scia di nuovi lockdown e un aumento dei contagi, ma anche con l’inizio, incoraggiante, delle prime somministrazioni dei vaccini.
La tabella mostra le performance dei settori nelle principali aree geografiche a dicembre, nel 2020 e da inizio anno.
Il settore energetico e quello finanziario, dopo un anno da dimenticare, iniziano gennaio in modo positivo, confermando quella rotazione settoriale iniziata a novembre e consolidatasi a dicembre.
In questo momento particolare le banche rappresentano una proposta interessante per la ripresa ciclica; il settore dei Financial ha registrato un cambiamento di tendenza che ha contribuito a invertire i precedenti deflussi di fondi. Anche il settore energetico si pone sulla stessa scia, nonostante il settore continui ad affrontare una maggiore incertezza a causa dello squilibrio domanda/offerta di petrolio perpetuato dalle chiusure economiche legate al COVID-19.
Anche il settore dei Materials e i relativi prodotti inclusi nelle catene di approvvigionamento, quindi sensibili ad una ripresa industriale, mostrano un buon andamento.
Nonostante le performance iniziali di tutto rispetto per tutti i settori visto il periodo, rimane evidente il divario di performance tra i settori statunitensi e quelli europei.
Conclusioni
Nel 2020 si è assistito all’andamento algebrico dei vari settori; analizzando i primi quindici giorni di gennaio, si nota come la maggior parte dei settori nelle principali aree geografiche abbiano iniziato l’anno nuovo con performance positive. Bisogna però ancora capire gli effetti del piano vaccinale ipotizzato a gennaio e le misure dei vari Paesi per la ripresa dell’economia. La paura della terza ondata, già ampiamente anticipata nei mesi precedenti, sarà un’ulteriore incognita, senza considerare che il perdurare di regimi di lockdown, tenderanno a penalizzare aziende, relativi settori e tutta l’economia. L’investimento settoriale rimane comunque un ottimo investimento in un’ottica di diversificazione di portafoglio.
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