- 19 Novembre 2021
- Posted by: Giada Lucidi
- Categoria: Articoli e Interviste
In questo appuntamento mensile Giada Lucidi pone lo sguardo sui dati macro dell’inflazione e analizza i settori che ne potrebbero beneficiare, individuando potenziali vincitori e vinti in un ciclo economico inflazionistico.
Alcuni precedenti articoli su azionario settoriale:
Ciclo inflazionistico e settori: vincitori e vinti
A novembre i dati macro sull’inflazione riferiti al mese precedente hanno mostrato che l’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi che porta alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta, continua a persistere. Se si osserva il grafico sottostante, si nota come l’inflazione sia aumentata nei tre mesi presi in considerazione anche se con una diversa intensità nei Paesi oggetto del Panel.
I segnali potrebbero far desumere che si tratterà di un’inflazione più tenace del previsto e ciò potrebbe avere un impatto sulla performance dei vari settori.
In ogni ambiente di mercato ci sono tendenzialmente vincitori e vinti, e i periodi inflazionistici non fanno eccezione anche se possono verificarsi delle circostanze attenuanti che rendono un ciclo inflazionistico diverso dall’altro: per esempio l’impatto della pandemia Covid-19 può alterare alcuni modelli. Se il settore dell’Information Technology storicamente ha lottato con fatica quando l’inflazione era alta e in aumento, non è detto che potrebbe reagire allo stesso modo anche in futuro. Del resto la tecnologia è diventata parte integrante della vita quotidiana e dell’economia generale, soprattutto quando, in periodo di pandemia, il lavoro a distanza, lo shopping online e l’intrattenimento in streaming sono diventati onnipresenti.
Tra i possibili vincitori, l’Energy è uno dei settori che insieme a quelli difensivi (Health Care, Utilities, Consumer Staples) può performare meglio in un contesto di elevata inflazione; infatti nelle prime fasi di un ciclo inflazionistico, l’energia beneficia tipicamente dello stesso fattore che spinge i prezzi complessivi al rialzo: la domanda che supera l’offerta.
Tra i vinti, ossia tra i settori che potrebbero risentire invece di un’alta inflazione, ritroviamo:
- Consumer Discretionary in quanto per le caratteristiche proprie del settore, la riduzione del potere d’acquisto dovuta all’aumento generale dei prezzi, può intaccare la spesa non essenziale dei consumatori, specialmente per i consumatori a basso reddito.
- Industrials: la performance relativa del settore è stata debole durante i periodi di inflazione alta e crescente; le aziende devono affrontare sfide come costi di input più elevati misti alla diminuzione della domanda di prodotti ciclici come le attrezzature per l’edilizia e i macchinari industriali.
- Materials: è sensibile alle fluttuazioni dell’economia globale in generale e alle pressioni inflazionistiche.
Ogni ciclo economico e d’inflazione è diverso, e alcuni eventi siano essi esogeni o endogeni, come per esempio la pandemia, possono attenuare o stravolgere schemi precedentemente vissuti in passato e confutare l’andamento storico di quel determinato settore. Sebbene l’inflazione perduri da vari mesi, la performance dei vari settori e la differente area geografica di riferimento, ha fatto registrare andamenti non del tutto sintetizzabili in settore positivo o negativo: settori che si erano comportati in modo virtuoso negli Stati Uniti, non è detto che abbiano fatto altrettanto anche in Europa. La cosa migliore è continuare ad avere inclinazioni settoriali tattiche e rimanere diversificati anche per area geografica per poter beneficiare delle caratteristiche intrinseche di ogni settore.
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