TORNA IL BTP ITALIA! Ecco chi vince il confronto storico con il tasso fisso

Dopo più di due anni torna il BTP Italia, con la sua ventesima edizione, prodotto ormai ben collaudato, caratterizzato da una buona efficacia di copertura dall’inflazione italiana. In questa ultima edizione il premio a scadenza sarà del 1% e inizierà il collocamento di martedì (invece che di lunedì), ma la formula di indicizzazione rimane la stessa.

ANALISI E CONFRONTI PER IL BTP ITALIA

La classica domanda che ci viene rivolta è: conviene acquistarlo?

Come sempre la risposta è articolata.

Iniziamo con una precisazione legata a un certo battage comunicativo degli ultimi anni, sfatando alcune “teorie del complotto”: lo Stato emette questo bond senza conoscere dove sarà l’inflazione in futuro, non cerca di “ingannare” i risparmiatori, anzi deve costantemente guadagnarsi la fiducia dei sottoscrittori altrimenti avrebbe problemi a rifinanziarsi; ovviamente cerca di farlo bilanciando tipologie e scadenze e ottimizzando i flussi cedolari che dovrà riconoscere ai creditori.

Altra premessa importante, oggi parliamo di alcuni titoli, ma sia il singolo strumento BTP sia l’asset class Titoli di Stato italiani vanno valutati da ogni investitore nell’ambito della propria pianificazione e propensione al rischio come qualsiasi altro strumento finanziario (con attenzione a diversificazione, rischi e obiettivi).

Se vogliamo valutare la qualità “relativa” di un BTP Italia, lo si può fare confrontandolo con un BTP tradizionale non legato all’inflazione di pari scadenza. In particolare abbiamo fatto una verifica tra i ritorni nominali delle ultime quattro emissioni del BTP Italia e i relativi BTP “tradizionali” per comprenderne meglio le caratteristiche e la peculiarità nei diversi periodi.

Andando a fare un confronto tra i ritorni nominali relativi delle ultime quattro emissioni del BTP Italia dal loro collocamento, possiamo trarre diverse conclusioni. I BTP Italia oggetto dell’analisi e i relativi BTP tradizionali, di scadenza simile, sono:

 

SEDICESIMA EMISSIONE

ISIN

DESCRIZIONE

EMISSIONE

SCADENZA

COLLOCAMENTO

IT0005388175

BTP ITALIA-28OT27 0,65% Reale

16esima edizione

28/10/2027

23/10/2019

IT0005323032

BTP-1FB28 2%

 

28/02/2028

 

 

La sedicesima emissione di fine 2019 è stata vincente per il BTP Italia, con una sovraperformance complessiva sul BTP tradizionale di quasi +20% complessivi, nonostante un primo anno (2020) con ritorni molto simili. La differenza è stata fatta nel 2021 e nel 2022, in cui il BTP Italia ha beneficiato di una relativa stabilità, perché la forte salita dei tassi (discesa dei prezzi) è stata compensata da cedole nominali crescenti a causa della elevata inflazione.

 

DICIASSETTESIMA EMISSIONE

ISIN

DESCRIZIONE

EMISSIONE

SCADENZA

COLLOCAMENTO

IT0005497000

BTP ITALIA-28GN30 1,6% Reale

17esima edizione

28/06/2030

28/06/2022

IT0005415291

BTP FUTURA-14LG30

 

14/07/2030

 

La 17esima edizione (giugno 2022) anche è stata vincente (sovraperformance di circa +4,9%) per gli stessi motivi visti nel caso precedente.

 

DICIOTTESIMA EMISSIONE

ISIN

DESCRIZIONE

EMISSIONE

SCADENZA

COLLOCAMENTO

IT0005517195

BTP ITALIA-22NV28 1,6% Reale

18esima edizione

22/11/2028

22/11/2022

IT0005340929

BTP-1DC28 2,8%

 

01/12/2028

 

La 18esima edizione (novembre 2022) ad oggi è sostanzialmente uguale rispetto al BTP nominale equivalente.

 

DICIANNOVESIMA EMISSIONE

ISIN

DESCRIZIONE

EMISSIONE

SCADENZA

COLLOCAMENTO

IT0005532723

BTP ITALIA-14MZ28 2% Reale

19esima edizione

14/03/2028

09/03/2023

IT0005433690

BTP-15MZ28 0,25%

 

15/03/2028

 

 

Infine, l’ultima emissione (19esima) di BTP Italia ha sottoperformato il BTP nominale di pari scadenza di circa -3,9%, perché è rimasto indietro nella forte contrazione dei rendimenti di fine 2023.

Nota metodologica: le valutazioni sono effettuate ai valori di mercato del 19/05/2025 (fonte dati Bloomberg) e non sono stati considerati eventuali bonus fedeltà che potranno essere riconosciuti in futuro ai detentori dei titoli per l’intero periodo da collocamento a scadenza.

 

CONCLUSIONI

I BTP Italia sono uno strumento molto efficace rispetto al BTP classico in momenti di inflazione in salita. Interessante notare che su tutti e quattro i casi, indipendentemente dalla performance, il BTP Italia ha avuto una volatilità inferiore, in alcuni casi quasi la metà dell’equivalente BTP nominale.

Il BTP Italia è a tutti gli effetti un bond a tasso variabile, perché l’inflazione futura non è nota a priori, di conseguenza più lungo è il periodo di investimento e maggiore è la possibilità di sovraperformance rispetto ad un BTP nominale.

Fare considerazioni future sull’inflazione, soprattutto nel lungo periodo, è impossibile, come i recenti eventi hanno dimostrato. Per questo motivo la strategia migliore non è quella di investire in un BTP nominale o in uno indicizzato, quanto piuttosto suddividere l’investimento su entrambi. Con i tempi che corrono, avere uno strumento che possa coprire in modo efficiente l’inflazione, è molto importante in una pianificazione di medio-lungo periodo.

 

VENTESIMA EDIZIONE

Riguardo alla imminente nuova emissione, il rendimento reale minimo garantito è stato confermato al 1,85%, ovvero con una inflazione implicita (calcolato come differenza di rendimento tra il BTP nominale di pari scadenza e il rendimento del nuovo BTP Italia) di circa 1,32%. In tal caso vorrebbe dire che, se l’inflazione media annua nei prossimi sette anni fosse superiore a questo valore, il BTP Italia potrebbe portare ad un rendimento nominale maggiore di un BTP tradizionale.

ALFA SCF


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