- 26 Novembre 2024
- Posted by: ALFA SCF
- Categoria: Approfondimenti, Articoli e Interviste, In Evidenza, Pianificazione
L’aumento dell’aspettativa di vita è uno dei grandi successi della società moderna. Grazie allo sviluppo della medicina, della scienza e della tecnologia, le persone vivono molto di più.
Vivere più a lungo significa avere molto più tempo per costruire progetti, godersi la famiglia, realizzare sogni e sperimentare nuove esperienze.
Ma c’è sempre anche l’altro volto della medaglia da prendere in considerazione: vivere di più porta con sé anche numerose sfide, soprattutto sul piano finanziario. Con il passare degli anni, si accumulano spese e decisioni che, se non gestite adeguatamente, possono mettere a rischio il benessere economico di una persona e, indirettamente, quello della sua famiglia.
Questo fenomeno è noto come Longevity Risk. Ma che cos’è? In estrema sintesi: il rischio che le risorse economiche di una persona non siano sufficienti a sostenere le spese necessarie per tutta la durata della sua vita, per esempio:
- Mantenimento del tenore di vita durante la fase pensionistica;
- Spese di assistenza;
- Spese mediche;
- Spese per gestire qualsiasi rischio e imprevisto.
È un tema cruciale per chiunque, ma diventa ancora più complesso quando entra in gioco la figura dei figli.
In una famiglia, tendenzialmente sono i genitori a occuparsi della gestione patrimoniale, della protezione e del mantenimento delle risorse finanziarie. Ma quando i genitori invecchiano, che cosa succede?
Con l’allungarsi della vita media, questa dinamica evolve. I genitori, ormai anziani, non sempre riescono a gestire il loro patrimonio con la lucidità e l’efficacia necessarie. Va da sé che un ottantenne non può certamente avere la lucidità di un quarantenne. È proprio per questo che, sempre più spesso, devono intervenire i figli, assumendo un ruolo più attivo nella pianificazione finanziaria dei genitori.
UNA SFIDA CHE EVOLVE NEL TEMPO!
Per capire meglio il concetto di Longevity Risk, dobbiamo partire dalla sua definizione. Questo rischio si manifesta quando le risorse accumulate da una persona durante la sua vita lavorativa non bastano per coprire le spese necessarie a mantenere il proprio stile di vita nella terza età.
Pensiamo alle pensioni: in Italia il sistema pensionistico è sotto pressione, e le rendite spesso non sono sufficienti per sostenere un tenore di vita dignitoso per periodi di tempo così lunghi.
A ciò si aggiungono spese mediche, spesso imprevedibili e onerose, e costi di assistenza per necessità che vanno dall’aiuto domestico a cure più complesse. Questi elementi rendono il Longevity Risk una questione che va affrontata con consapevolezza e pianificazione:
-> Cosa succede quando i genitori non riescono più a far fronte a tutto questo da soli?
-> Cosa succede quando l’età avanza, la salute diventa precaria, la lucidità scarseggia e la mancanza di competenze specifiche in ambito finanziario spinge gli anziani a non poter più gestire il loro patrimonio in chiave strategica?
È esattamente a questo punto che il rischio si trasferisce ai figli. Questo rischio, tuttavia, non è semplicemente connesso al dover provvedere alla cura parentale: è stratificato. Per esempio, non è raro che i genitori anziani evitino di parlare apertamente delle loro finanze.
Per molte famiglie, il denaro è ancora un argomento tabù, qualcosa che si discute solo quando è strettamente necessario. Questo atteggiamento può complicare notevolmente la situazione quando i genitori iniziano a perdere la capacità di gestire autonomamente le proprie risorse.
-> Come accedere a tutte le informazioni?
-> Come avere una visione a 360°?
-> Come prendere le giuste decisioni?
Immagina di trovarti all’improvviso nella posizione di dover capire di che cosa è realmente composto il patrimonio dei tuoi genitori: investimenti, conti correnti, proprietà immobiliari, polizze assicurative. Potresti scoprire che non tutto è chiaro o ben organizzato, e che alcune scelte fatte in passato non sono più adatte al contesto attuale.
Questa è la situazione che vivono molti figli – ormai adulti e indipendenti – quando, all’improvviso, devono prendersi carico della situazione economica e finanziaria dei loro genitori. Persino accedere a tutte le informazioni può diventare difficile, ed è a questo punto che avere accanto un supporto specializzato può fare tutta la differenza.
Un esempio concreto?
Una cliente di ALFA si è trovata a gestire il patrimonio dei suoi genitori anziani. Insieme alla sorella, ha dovuto non solo riorganizzare il patrimonio, ma anche assicurarsi che fosse sufficiente per coprire le spese di assistenza e le necessità quotidiane dei genitori. Grazie a un piano personalizzato, sono riuscite a creare una rendita sostenibile e a stabilire una strategia chiara, evitando errori e garantendo serenità a tutta la famiglia.
Tutto parte, come sempre, da una buona pianificazione in grado di proteggere e ottimizzare.
Affrontare il Longevity Risk non significa solo gestire l’immediato (il rischio e l’imprevisto), ma costruire un piano che garantisca sostenibilità e stabilità nel tempo. Questo è particolarmente importante per i figli che si trovano a bilanciare le proprie responsabilità lavorative e familiari con la gestione del patrimonio dei genitori.
Un buon piano di gestione patrimoniale dovrebbe includere:
- Una mappatura completa del patrimonio: sapere esattamente quali sono le risorse disponibili è il primo passo per costruire una strategia efficace;
- Un’analisi del portafoglio accurata e minuziosa: analizzare un portafoglio vuol dire proprio poter costruire il giusto piano, senza dover ogni volta correre ai ripari;
- Un monitoraggio costante: anche se non è necessario rivedere continuamente le strategie, è importante effettuare controlli periodici per adattarsi ai cambiamenti delle necessità familiari.
IL RUOLO DI ALFA
ALFA si propone come partner strategico per affrontare queste sfide. Grazie a un approccio personalizzato, aiuta i figli a prendere il controllo della situazione, mettendo a disposizione competenze e costruire piani su misura.
Non si tratta solo di numeri e asset, ma di costruire una visione di lungo periodo che tenga conto delle esigenze specifiche di ogni famiglia – con il suo reticolato di bisogni, esigenze e necessità.
CONCLUSIONE
Il Longevity Risk è una realtà con cui sempre più famiglie devono fare i conti. Non si tratta solo di un rischio economico, ma di una sfida che coinvolge le relazioni familiari, le responsabilità intergenerazionali e la capacità di pianificare con lungimiranza.
Educazione, consapevolezza e pianificazione finanziaria sono le tre chiavi utili e necessarie per affrontare questa sfida con serenità.
ALFA può aiutarti a costruire il futuro che desideri per te e per i tuoi genitori, offrendo soluzioni che proteggano il patrimonio e garantiscano stabilità e sicurezza per tutti i membri della famiglia – nel lungo periodo.
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Alla prossima!
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