IL PARADOSSO DELLA LIQUIDITÀ: avere molti soldi sul conto corrente non ti rende ricco

Sembra la scelta più prudente, un’abitudine sedimentata, un modo per sentirsi non esposti a rischi e perdite. Ma è davvero la soluzione migliore?

No, lasciare molta liquidità su un conto corrente non vuol dire in automatico proteggere il tuo futuro.

Anzi, spesso coincide proprio con una perdita progressiva e costante del valore del tuo capitale.

Ma approfondiamo meglio!

“Meglio tenerli lì, fermi. Almeno so dove sono.”

Una frase apparentemente innocua, che molti pronunciano quasi con orgoglio. Una frase che comunica prudenza, buon senso, protezione. Ma che, in realtà, è la porta d’accesso a una delle trappole più insidiose in ambito finanziario: il paradosso della liquidità.

Cosa significa?

Che tenere troppi soldi “fermi” sul conto corrente, anziché essere una scelta cauta, può diventare una forma di impoverimento lento, costante e silenzioso.

E la cosa più inquietante è che spesso non ce ne accorgiamo. Non c’è un segnale d’allarme. Solo una progressiva erosione del valore reale di ciò che abbiamo.

Non possiamo che chiederci, dunque: perché ci sentiamo “al sicuro” quando vediamo i nostri soldi sul conto?

Continua a leggere il nostro nuovo articolo per approfondire l’argomento nel dettaglio.

 

IL PARADOSSO DELLA LIQUIDITÀ: COS’È E COME USCIRNE

Lasciare soldi sul conto corrente è una scelta emotiva più che logica. La nostra mente ama ciò che può controllare: vedere il saldo del conto ci dà un senso di dominio, di protezione.

È il cosiddetto bias del controllo percepito:

L’idea illusoria che, se i soldi sono visibili e disponibili, siano anche “protetti”. In realtà, non sono davvero al sicuro: sono esposti a un rischio più subdolo, quello dell’inflazione.

Sei d’accordo con questo ragionamento?

In un contesto di incertezza, preferiamo il noto all’ignoto, anche se quest’ultimo potrebbe essere più vantaggioso.

A questo punto, dobbiamo necessariamente presentare il nemico della nostra storia: l’inflazione. Essa corrisponde all’aumento dei prezzi nel tempo. Capire come funziona è molto intuitivo: se oggi un carrello della spesa costa 200 euro, e l’inflazione è al 3% annuo, tra un anno quello stesso carrello costerà 206 euro.

Ora: se tu lasci 200 euro sul conto per un anno, saranno sempre 200. Ma potranno comprare meno.

Si chiama perdita del potere d’acquisto. E non è solo una teoria da manuale: è un processo reale, costante, che agisce ogni giorno sul valore dei tuoi risparmi non investiti.

Un esempio semplice:

  • Hai 10.000 € fermi sul conto da 5 anni. L’inflazione media annua è stata del 4%;
  • Risultato: quei 10.000 € oggi valgono, in termini di potere d’acquisto, poco più di 8.000 €.

Ecco perché diciamo che il denaro fermo si consuma, senza che nessuno lo tocchi.

Le prossime domande a cui rispondere: quanta liquidità è considerata “sana”? E quando diventa un problema?

La liquidità è importante.

Anzi, è fondamentale. Serve un fondo di emergenza per affrontare imprevisti, coprire spese improvvise o affrontare una perdita di reddito. Di solito, si consiglia di avere da parte dai 6 ai 12 mesi di spese essenziali.

Ma tutto ciò che eccede questo livello – e resta fermo su conti correnti non remunerati – diventa capitale dormiente. Peggio ancora: diventa capitale in perdita, perché ogni anno perde potere d’acquisto senza generare valore.

Inoltre, la “troppa” liquidità spesso inibisce l’azione. È come se si entrasse in uno stato di attesa permanente: si rimanda, si resta fermi, non si prendono decisioni.

 

E il tempo, nel frattempo, fa il suo lavoro: consuma, erode, logora.

 

Ma perché accade tutto questo?

È davvero solo una protezione emotiva che usiamo con i nostri soldi?

Esiste un’altra convinzione molto diffusa: investire comporta dei rischi.

Ed è vero, non proviamo a nasconderci dietro a un dito: investire comporta dei rischi, ma parliamo di rischi gestibili, misurabili e pianificabili.

Abbiamo visto come sia un rischio anche quello di non fare nulla:

  • Perché non fai crescere il tuo capitale;
  • Perché perdi potere d’acquisto ogni giorno;
  • Perché perdi tempo. E il tempo è la variabile più potente quando si parla di pianificazione finanziaria.

Non si tratta di buttarsi nel mercato senza logica. Si tratta di costruire una strategia su misura, con strumenti coerenti con i tuoi obiettivi, la tua propensione al rischio e il tuo orizzonte temporale.

In specifiche situazioni la liquidità può essere temporaneamente incrementata, ma sempre nell’ambito di una strategia più ampia.

 

Ti serve una mano per iniziare questo nuovo processo di consapevolezza?

In ALFA SCF non vendiamo prodotti, non abbiamo commissioni da piazzare, non facciamo promesse facili. Siamo consulenti finanziari indipendenti e il nostro unico interesse è il tuo: lavoriamo affinché tu sia soddisfatto.

Cosa possiamo fare per te:

  • Ti aiutiamo a capire quanta liquidità ti serve davvero;
  • Analizziamo la tua situazione e definiamo un piano coerente e sostenibile;
  • Ti accompagniamo passo dopo passo, aiutandoti a investire con lucidità e senza ansia.

Perché il punto non è investire per forza o non risparmiare per niente. Il punto è: far fruttare ciò che hai in modo intelligente, prendendo decisioni valide.

Il denaro deve lavorare, non dormire!

E se vuoi iniziare a far lavorare il tuo denaro per te, noi siamo qui: pronti ad affiancarti, pronti a sostenerti, pronti a farti vedere la tua situazione patrimoniale a 360°.

Perché i soldi fermi non fanno più quello che dovrebbero fare: aiutarti a vivere meglio.

 

Scrivici, se vuoi parlarne o…

Continua a leggerci, ci vediamo nel prossimo articolo.

 

ALFA SCF


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