Barile su, Russia in festa

Pubblicato su ITForum News l’articolo a cura di Davide Dalmasso, che approfondisce i trend dell’investimento nel mercato azionario russo, analizzandone dinamiche e motivazioni, comprese le fluttuazioni della valuta nazionale, il Rublo, rispetto all’Euro.

 

Ecco alcuni estratti:

“Tra i principali indici, infatti, sono pochissimi quelli che registrano una performance Year-To-Date negativa. Merito di uno scenario che vede crescere in modo sincronizzato le maggiori economie del mondo, cosa che non accadeva da tempo. In questo clima di positività, fattori specifici sono intervenuti ad accelerare la velocità di crescita di alcuni mercati, portandoli a realizzare performance che sarebbero di assoluto rispetto se conseguite nell’arco di un intero anno, figuriamoci se ottenute in meno di un mese. È il caso della Russia che guadagnando quasi 10 punti percentuali si posiziona ai primi posti nella classifica dei mercati più profittevoli del nuovo anno.”

“La ragione principale di tale euforia risiede nell’aumento dei prezzi del petrolio. Grazie all’intesa tra i paesi facenti parte dell’OPEC, e che ha coinvolto anche soggetti esterni al cartello come la Russia, è stata ridotta la produzione di oro nero a livello globale e conseguentemente le quotazioni sono salite. Il bilancio di Mosca è sensibilmente migliorato rispetto al 2016, quando il petrolio veniva scambiato a 25 dollari al barile.”

“Il petrolio a basso costo era stata una delle ragioni che avevano causato una profonda svalutazione del rublo e, unitamente alle sanzioni internazionali conseguenti all’occupazione  della Crimea, aveva generato un’inflazione galoppante nel paese.Oggi questo scenario sembra lontano: il rublo si è stabilizzato, l’inflazione è tornata su livelli più contenuti, la fiducia dei consumatori è su livelli record e l’economia è tornata a crescere.”

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UFFICIO STUDI
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